Una delle cose che più mi piace di Auroville, è partecipare a quegli eventi che mi diletta definire “Eventi di Comunità”. Li chiamo così perché sono eventi a parte, un po’ speciali. Quando ti ci ritrovi dentro, aiutando con l’organizzazione o semplicemente partecipando a giochi fatti, la famosa “Unity in Diversity” la puoi toccare, respirare, vivere. E allora quel “di Comunità” per me non rappresenta solo Auroville ma qualcosa di più esteso.
L’Auroville Film Festival è dunque iniziato e lo si può chiaramente percepire che per organizzare tutto questo tante persone assieme hanno donato il loro impegno e il loro amore, persone da tutto il mondo, Aurovilliani certo, ma non solo. Tutte loro hanno collaborato assieme e investito le loro forze e il loro tempo per creare ed offrire ad altre persone l’opportunità di riunirsi assieme e godere di buon tempo da spendere in compagnia di ottime pellicole cinematografiche, (e molto altro).
Il primo film del Festival che ho scelto di vedere è stato proprio un film dedicato ad Auroville e in particolare alla sua foresta: “Ever Slow Green” di Christoph Pohl.
Dentro al Cinema Paradiso moltissimi sono di qui, lo puoi capire dalle risate, dal commentare allegro in sottofondo, e anche dagli applausi scrocianti (e meritati) alla fine. Moltissimi conoscono personalmente i protagonisti della storia, riconoscono i luoghi, i suoni e possono facilmente immaginare e sentire perfino gli odori provenienti dalla foresta. Ed è bello, perché è un’esperienza sinestetica, totale, di comunione. Un’esperienza che ti fa sentire Parte, che tu sia Aurovilliano o meno, perché i valori espressi attraverso le immagini e il racconto dei protagonisti del film, sono valori universali. E allora questo film, come l’Auroville Film Festival, non è più solo un semplice “Film sulla comunità” ma un “Film di Comunità”, bello non solo per chi ri-conosce e ne ha esperienza, ma per tutti, un film di speranza nella possibilità di un mondo più verde e migliore.